"[…] non diedi alcuna importanza a quei lievi difetti, ma una grandissima e straordinaria al fatto che tant’anni ero vissuto senza mai cambiar di naso, sempre con quello, e con quelle sopracciglia e orecchie, quelle mani e quelle gambe; e dovevo aspettare di prendere moglie per aver conto che li avevo difettosi."
Dio si sfregò le mani soddisfatto, era fatta! Guardò con un alto sguardo di soddisfazione quella piccola essenza vitale che più tardi si sarebbe definita uomo. Mancava solo un piccolo importante dettaglio. Impose le mani con un guizzo negli occhi e rimescolò indefinitavamente quella piccola essenza vitale davanti a lui. L’ingridiente essenziale, l’amore! La scappatoia con cui Dio avrebbe per sempre imprigionato l’uomo alla vita. Borbottando un "Geniale…" Dio si allontanò per qualche millennio…
Dio si coprì gli occhi con le mani, impossibile! "Guarda cosa hanno fatto! L’amore non è questo!", disse indicando un bacio li sotto, in quell’inferno. "Non era stato ideato per questo!". Eppure l’amore era lì, nato come un cavillo per tenere l’uomo sempre attaccato alla vita, era stato nobilitato dall’uomo stesso fino a superare il suo creatore. E ora si stagliava lì in alto, sorretto dai sorrisi di miliardi di coppie, e guardava Dio soffisfatto…